Riqualificazione di un immobile e trasformazione in albergo dove il disegno della struttura principale della facciata diviene un elemento da salvaguardare e da utilizzare come trama per un nuovo racconto architettonico. Il reticolo aggettante, la sua modularità, la qualità del rivestimento in klinker ben si prestano a costituire l’ossatura dell’intervento, integrandosi nel più ampio contesto urbano e monumentale di piazza Duca d’Aosta a Milano e risolvendo l’attacco con la facciata su via Vitruvio.
Il nuovo reticolo, che sostanzialmente riprende l’esistente, diviene l’ordito di un nuovo impaginato in cui a seconda delle esigenze si aprono finestre di dimensioni variabili, si inseriscono nuove pannellature, si creano logge, spazi a doppia altezza, vuoti con inserimento di nuovi volumi arretrati e distaccati dalla stessa maglia. Al di sopra dell’edificio compare un nuovo volume, arretrato e smaterializzato rispetto alla solidità del volume sottostante.
Redevelopment of a building into a hotel where the design of the main structure of the facade becomes an element to preserve and use as the canvas for a new architectural tale. The jutting lattice, its modularity, the quality of the clinker upholstery are well suited to constitute the skeleton of the intervention, integrating within the wider urban and monumental context of Piazza Duca d’Aosta in Milan and thus solving the connection into the facade on Via Vitruvio.
The new lattice, which substantially evokes the existing one, becomes the outline of a new layout in which variedly big windows open as needed, new panelings are are inserted, loggias are created, voids are alternated with new volumes backed and separated by the same mesh. On top of the building as new volume takes shape, backed and dematerialised comparatively with the solidity of the underlying volume.